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Le cause iscritte

Sportiva

CITTÀ DI VARESE CALCIO

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ORIGINE

Il Città di Varese nasce ufficialmente nel luglio 2019 dalla volontà dei tre soci fondatori Stefano Amirante, Stefano Pertile e Cesare Bonazzi. Dopo l’esclusione dai ranghi federali del Calcio Varese, i colori biancorossi della città rischiavano di sparire dal contesto calcistico: un danno non indifferente per la tradizione calcistica cittadina, presente nei campionati calcistici ininterrottamente dal 1910, e per l’immagine dell’intera città. Il Città di Varese fu l’opportunità di mantenere vivi quei colori, partendo dall’ultimo gradino del calcio italiano, la Terza Categoria. E nel primo anno di attività è subito arrivata la vittoria del campionato per i ragazzi allenati da Stefano Iori. Nell’estate 2020 il Città di Varese approda quindi in Serie D in seguito alla fusione con il Busto 81. L’obiettivo, per storia e tradizione della piazza, è quello di un approdo nel professionismo in tempi rapidi, magari ripercorrendo i fasti del Varese 1910 che, dal 2006 al 2012 scalò le gerarchie calcistiche dalla Serie D fino a sfiorare la Serie A per due volte nel 2010/11 e 2011/12. Di quegli anni, poi, si ricordano anche le gesta della Primavera che nel 2011 perse la finale Scudetto con la Roma a pochi secondi dal fischio finale e uscì in semifinale al Torneo di Viareggio.

Il Città di Varese in questi due anni di attività è stato riconosciuto da tutti, a cominciare dai tifosi e dagli organi di stampa, come il naturale erede della tradizione calcistica del Varese. Riconoscimento che è stato immediato da parte dei tifosi, accorsi in massa fin dalla prima partita del campionato di Terza Categoria. Il record di pubblico si è avuto in occasione della tredicesima giornata del campionato 2019/20 di Terza Categoria contro il Don Bosco Bodio: unica partita della stagione disputata allo Stadio, che vide la partecipazione in tribuna di ottocento spettatori. Un numero che, in Italia, a livelli di campionati organizzati dai Comitati e dalle Delegazioni, ha pochi eguali nella storia. Accanto alla componente dei supporter cittadini c’è quella importante – che numericamente ne è la maggioranza – che arriva dal territorio. E questo, indubbiamente, rappresenta un punto di forza capace di legarsi alla mission del Città di Varese.

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L’obiettivo e i progetti per il futuro sono inevitabilmente rivolti al professionismo, da affrontare potendo contare su due asset fondamentali come le strutture e il settore giovanile. L’impianto delle Bustecche, anche grazie al sostegno di questa causa, diventerà a tutti gli effetti la «casa» del Città di Varese visto che sarà il cuore dell’attività del settore giovanile, mentre la prima squadra vi effettuerà gli allenamenti. Il Città di Varese è una delle poche società di Serie D a poter disporre di una squadra di calcio femminile, mentre il Settore Giovanile vuole essere nella tradizione della storia varesina puntando sulla valorizzazione dei giocatori del territorio per arrivare in futuro ad avere una prima squadra “aperta” a chi arriva dalle giovanili. Il sogno di poter indossare la maglia biancorossa – lo stesso disegno dalla prima squadra fino ai Primi Calci – non è precluso a nessuno: la pre-agonistica, secondo il nostro modo di pensare e operare – deve essere più inclusiva possibile.

La società fin dalla sua nascita è impegnata anche nell’ambito sociale, dimostrando la propria vicinanza e il proprio sostegno in modo diretto. Il sostegno alla “Fondazione Giacomo Ascoli” e all’iniziativa “Fuck the Cancer” è stata immediata fin dal primo giorno, con le divise ufficiali che portano il simbolo del fiocco di “Fuck the Cancer”. Nel primo anno il logo compariva sul pantaloncini, nel secondo anno sul retro della maglietta. Oltre al sostegno alla “Fondazione Giacomo Ascoli” il Città di Varese, dalla scorsa stagione, aderisce alla campagna di “Atleti al tuo fianco” lanciata dal dottor Alberto Tagliapietra per sostenere i malati oncologici e le rispettive famiglie. Tutte le iniziative sociali, oltre che quelle dell’attività ufficiale, trovano ampia copertura sul sito internet, i canali social ufficiali e il nostro house organ. L’interazione sui canali social negli ultimi dodici mesi ha visto un incremento di utenti del 200%. Il nostro pubblico sui social da circa l’80% di uomini e circa il 20% di donne. La suddivisione per fasce di età vede circa il 25% nella fascia 25-34 anni, il 22% nella fascia 45-54 anni e il 20% nella fascia 35-44 anni.

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